Il passato è un morto senza cadavere di Antonio Manzini, Sellerio Editore è l’ultimo libro che ho letto della serie dedicata al vicequestore Schiavone.

Io non sono il tipo che riesce a seguire le storie seriali, se si tratta di un fantasy mollo dopo il secondo libro, e pensate che ci sono serie composte da otto o dieci libri! In questo caso sto tenendo duro perchè Manzini scrive davvero molto bene e perché i personaggi che ritrovo in ogni libro mi sono simpatici.

Ma quest’ultimo episodio ho scoperto che non è piaciuto a tutti, ho sentito delle perplessità sullo sviluppo del personaggio, di Schiavone. A me invece questo romanzo è piaciuto, l’ho trovato al livello degli altri.

Il vicequestore deve andare avanti, superare il passato, ed è quello che sta facendo, ma come capita nella vita lo fa facendo un passo avanti e due indietro. Non mi sarebbe piaciuto aprire il libro e scoprire che era felicemente fidanzato perché non sarebbe stato uno sviluppo credibile per il personaggio. In questo romanzo invece ci sono le basi per vederlo finalmente staccare gli ormeggi dal suo passato, e questo mi piace.

La storia crime si snoda nel passato e nel presente mantenedo il filo conduttore, mentre i personaggi vicini al vicequestore vanno avanti con la loro vita e arrivata alla parola fine non ho detto finalmente! Ma mi sono chiesta: e adesso?

E anche questa volta resto in attesa del prossimo episodio, quest’anno va così!