Eccomi, scusate l’attesa ma qui tra stelle, trame e gomitoli il tempo vola! Il corso Calla Cardy è partito, il Microoroscopo, continua a vivere di vita propria e per quello che riguarda le trame ci stiamo lavorando!
A questo proposito sto leggendo un libro che mi ha regalato il marito per natale e ho appena scoperto delle cose sconcertanti sul tipo di letture e di film che prediligo. Il libro è questo: Danse Macabre, Stephen King, Frassinelli Editore
Intanto la bella sorpresa è il traduttore, Giovanni Arduino, finalmente una traduzione di King degna di questo nome.
Io non conoscevo questo libro, si tratta di un saggio uscito nel 1981 che è subito diventato un testo fondamentale del genere horror, perché è di questo che parla King facendo un’analisi dettagliata di film e libri. E fin qui tutto bene. Voi che idea avete del genere horror? Io ho scoperto di dover rivedere drasticamente la mia.
Per me horror significavano film come La casa, Venerdì 13 e roba simile, con mostri vari, sangue e via dicendo, pellicole che ho sempre evitato perché non mi divertivano, ho anche avuto un paio di esperienze davvero terrorizzanti che mi hanno convinto a stare alla larga da questo genere di film.
La prima volta fu quando uscì al cinema Nightmare, di Wes Craven. Io non sapevo cosa stavo andando a vedere e per i giorni seguenti ho avuto gli incubi. Non ho più visto un solo film della serie. La seconda volta fu con un film di un autore apparentemente rassicurante. Voglio dire voi cosa vi aspettate da un film di Pupi Avati? Be… niente di molto terrorizzante e invece sbagliate di grosso. La casa dalle finestre che ridono ha qualcosa di storto dentro che turba profondamente, o almeno io ne sono stata turbata, e non perché è ambientato in Italia.
Il genere che preferisco è la fantascienza e uno dei film che ho più amato è Alien di Ridley Scott, ma anche La cosa da un altro mondo, affettuosamente chiamato il carotone dagli amanti del genere, e vogliamo parlare dei baccelloni? Il primo Urania che ho letto è stato Dalle fogne di Chicago e avevo solo otto anni, per dire.
Bene ho appena scoperto che la fantascienza che più amo si può classificare nel genere horror. Praticamente questo libro analizza e ridefinisce il genere e io sono un po’ stranita e anche arrabbiata: mi hanno fregato in tutti questi anni, hanno spacciato film horror per fantascienza! Dove ho messo la sega elettrica? Vado a fare giustizia!