Con il sospirato arrivo della bella stagione viene voglia di avere sui ferri qualcosa di leggero e che non si appiccichi alle mani sudate mentre si lavora con 30 gradi all’ombra, è il tempo del cotone, del lino e della canapa.
Anche le knitter sono attente all’ambiente e le case che producono filati se ne sono accorte infatti da alcuni anni ecco arrivare i cotoni riciclati.
Io non li avevo mai sperimentati e così ho deciso di provarli e di metterli a confronto.
Preciso che questa è una mia iniziativa nata un po’ per gioco, un po’ per obbligarmi a lavorare il cotone, che non è una delle mie fibre preferite lo ammetto.
Ne ho scelti tre dalle caratteristiche e spessore diversi e con ognuno ho realizzato una maglia. Le caratteristiche che ho valutato sono:
come risponde il filato durante la lavorazione: se si apre, se è rigido, se è più adatto a punti semplici o complessi.
Il comfort una volta indossato il capo finito.
La resistenza al lavaggio.
I filati che ho scelto di provare sono: Prato Cotton di BettaKnit, Kren di U/Knit e Drops You 9 .
Nei prossimi post vi racconterò come è andata!