Una gita: Valgrisenche, Mo’delaine e la Pecora Fiemmese

Erano anni che volevo andare a visitare Mo’delaine, una delle fiere dedicate alla lana di questo periodo, di solito è sempre la prima del calendario, ma per un motivo o per l’altro ho sempre dovuto rimandare.

Valgrisenche

Finalmente è arrivato il momento e siamo partiti. Avevo voglia di vedere la Valle d’Aosta in estate, di solito l’ho sempre vista in inverno quando andavo a sciare. Abbiamo colto una bellissima giornata di sole e in un paio d’ore siamo arrivati a Valgrisenche, una valle aperta e verdissima in cui si sgranavano le case ai lati della strada.

Mo’delaine

I banchetti della fiera ci hanno accolti con matasse di pura lana di tutti i colori, colori tutti rigorosamente ottenuti da erbe e piante. Alla fine mi sono innamorata dei filati ottenuti dalla pecora fiemmese.

La Pecora Tingola Fiemmese

Ho scoperto che in Trentino in Val di Fiemme esisteva fino alla metà del Novecento una pecora molto bella detta Tingola dal nome dell’ultimo allevatore trentino: “El Tingol”. Era così bella che i pastori dell’Alto Adige facevano a gara per poterne avere qualche capo.

Col passare del tempo la pecora è scomparsa, ma è stata importata dall’Alto Adige la pecora Vilnößer-Schaf lontana parente della pecora fiemmese e facilmente riconoscibile per gli occhiali: macchie nere intorno agli occhi.

Ed eccoci arrivati all’attuale pecora fiemmese dalla lana sottile e pregiata ancora allevata da Nicoletta Delladio di Lana Tingola Fiemmese che ha portato a Valgrisenche le sue belle matasse colorate di cui ho approfittato!

Ora non mi resta che mettere la lana sui ferri e rincorrere le idee!

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