Non di soli gomitoli è fatta la mia vita e nemmeno di sola astrologia. Diciamo che non sono il tipo di persona che nella vita si è focalizzata su un unico obiettivo preciso, non ci sono mai riuscita. Da piccola adoravo la danza, avrei voluto andare a nuoto, ma non potevo causa raffreddori e otiti, e intanto facevo judo. Per dire.
Così mentre faccio una cosa di solito m’interesso ad altre due e in questo periodo sferruzzo, scrivo il microoroscopo, e leggo. I libri mi hanno sempre accompagnato, ma ultimamente io e loro abbiamo preso le distanze: ero troppo stanca per concentrarmi nella lettura, distratta da angosce e problemi e la mia attenzione volava via.
Ma un libro è la migliore compagnia soprattutto quando viaggi in treno, quindi ho pescato a caso nella mia libreria e ho scoperto un autore che è riuscito a catturare la mia attenzione e a permettermi piccoli intervalli di evasione dai problemi quotidiani.
I romanzi del commissario Maigret non sono per tutti, bisogna essere preparati a un ritmo lento, alla descrizione di stati d’animo non troppo edificanti. Il mistero alla fine viene risolto, ma ti resta sempre un po’ di amaro in bocca. Soprattutto il ritmo del racconto è lento, qualcosa a cui il lettore di adesso è poco abituato.
Questa scrittura però è riuscita a non farmi divorziare dalla lettura. Per fortuna ho in casa quasi tutti i Maigret pubblicati da Adelphi e molti dei romanzi scritti da Simenon perché era l’autore preferito di mia nonna, così ho sempre avuto solo l’imbarazzo della scelta.
I libri continuano a tenermi compagnia, ma è molto difficile per me in questo momento trovare un autore che tenga desta la mia attenzione, al momento sto sperimentando con questo: Il simpatizzante di Viet Thanh Nguyen, Neri Pozza Editore, vi saprò dire.