Ed ora parliamo di cose serie. Il 1 novembre si sta avvicinando e da ormai tre anni è diventato per me il mese della scrittura, quello in cui mi pongo come obiettivo di scrivere tutti i giorni. E di solito ci riesco. Almeno a novembre.
Sto parlando del NaNoWriMo, ossia il National Novel Writing Month.
Si tratta di un’iniziativa nata da alcuni anni negli Stati Uniti, l’obiettivo per chi partecipa è scrivere un racconto di 50.000 parole, parole non caratteri, in un mese. Tradotto bisogna scrivere 1667 parole al giorno.
A cosa serve? A scrivere ovvio! Perché la prima cosa da fare se si vuole diventare scrittori è scrivere.
Sembra banale, ma non lo è. Così come dire che se si vuole fare della scrittura il proprio mestiere bisogna leggere. Sono due cose semplici che spesso vengono date per scontate nei corsi di scrittura creativa, ma che ogni tanto è bene ricordare.
Il NaNo serve per dare l’abitudine alla scrittura quotidiana.
Proprio per questo di solito chi partecipa si divide in due grandi gruppi: chi ha come obiettivo di scrivere una storia compiuta, e chi invece vuole solo prendere l’abitudine a scrivere tutti i giorni e quindi ci butta dentro qualunque cosa, dal post per il blog, alle ricette di cucina, ai capitoli della tesi di laurea.
Scrivere, scrivere scrivere, condividendo fallimenti e vittorie, alla fine non si vince nulla, tranne la soddisfazione di avercela fatta.
Al NaNoWriMo partecipano da tutto il mondo, anche dall’Italia, naturalmente ognuno nella sua lingua madre. Basta registrarsi nel sito e segnare negli appositi spazi ogni giorno quante parole si sono scritte. Questo è il sito per la community italiana, e questo è il gruppo su facebook.
Buona scrittura!