Navigando in giro per la rete, ascoltando i racconti di diverse persone mi sono resa conto che in genere la storia di chi lavora a maglia è la seguente: s’impara da bambine, uso il femminile perché di solito è una tecnica che viene insegnata alle femmine, si pratica in genere fino alle medie o si smette prima e ci si dedica a cose molto più interessanti.
Gli anni passano e immancabile arriva il momento della rovina: quello in cui si perde alla roulette della vita (un luogo comune sempre verde!) e vediamo dissolversi quello su cui avevamo puntato, per i motivi più diversi.
Segue un momento di crisi durante il quale per distrarsi dai brutti pensieri si riprendono in mano i ferri.
E si ricomincia, ma siccome sono passati gli anni e noi siamo diverse quello che per anni ci era sembrato un passa tempo ora diventa una passione e ci accompagna quotidianamente.
Lavorare a maglia, o a uncinetto, distrae, rilassa e tiene impegnati la mente (yo, k2tog, 2k, yo…) e il corpo, provare per credere!
Anche io sferruzzo e mi piace tantissimo!!! E’ favoloso lavorare ai ferri, metterci impegno e poi vedere realizzata una maglia fatta con le tue manine! Seguo il tuo blog con piacere, spero ti andrà di visitare il mio e farei lo stesso con me! Un abbraccio!
http://www.tittymonamour.com
"Mi piace""Mi piace"