Finire un lavoro è un po’ come finire un libro: si vive il senso di perdita.
Quel progetto ci ha fatto compagnia per giorni, settimane, magari mesi se l’abbiamo scordato in una borsa. Ormai ci siamo abituate al filato, al peso, ai punti che si ripetono… e poi arriva il momento di chiudere.
E poi non abbiamo più nulla da fare.
Finire un libro è un po’ la stessa cosa si resta lì a chiedersi: e adesso? Quando trovo un libro che mi appassiona magari i personaggi restano con me ancora per qualche giorno: li ricordo, li penso e un po’ mi mancano.
Ogni tanto quando arrivo alle ultime pagine interrompo la lettura per procedere con più lentezza e godermi la fine.
Il tempo che dedicavamo al libro o al progetto resta vuoto e dopo un po’ è inevitabile ricominciare con un nuovo progetto o una nuova lettura.
E si va avanti.