Il libro del mese

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Quest’anno sto cercando di tenere la media di un libro al mese, non che sia facile, io sono una lettrice lenta:  mi piace prendere tutto il tempo possibile per immergermi nelle parole.

Questa volta tocca a una delle mie autrici preferite, una delle poche che mi tiene legata alla pagina: Elizabeth Strout.

Il primo libro che ho letto è stato Olive Kitteridge. Frequentavo un gruppo di lettura del Circolo dei Lettori di Torino dedicato alle serie televisive, lo conduceva Matteo Pollone, una delle esperienze più interessanti che ho fatto negli ultimi anni: poter parlare liberamente di quello che piace, magari analizzandone degli aspetti particolari… fantastico!

Durante uno di questi incontri Matteo Pollone ci ha parlato di una miniserie tratta proprio da Olive Kitteridge il libro di Elizabeth Strout che ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa nel 2009. E così ho cominciato a leggerlo. Mi è piaciuto così tanto che ne ho preso un’altro: Amy e Isabelle, e poi mia mamma mi ha regalato gli ultimi due usciti, Mi chiamo Lucy Barton Tutto è possibile. Sono due libri collegati, nel primo si parla di un incontro tra una madre e una figlia, incontro che scatena ricordi e sentimenti, il secondo riprende gli stessi personaggi e il filo del racconto.

Ecco è proprio il modo di raccontare di quest’autrice che mi piace: attraverso le storie personali dei vari personaggi si compone una storia e al lettore sembra di essere un abitante del luogo dove si svolge il racconto.

Leggerlo rapidamente non è stato un problema.

In questo momento io sono qui che scrivo e anche a Amgash, Illinois, USA.

 

 

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