
Questa per me è stata l’estate del poncho.
Ne ho confezionati ben 4: in cotone, in fettuccia e in un filato particolare di Bettaknit composto da soia e cotone.
Li ho fatti bicolore e traforati tinta unita.
Di solito quando si parla di poncho si pensa a Clint Eastwood e ai film western di Sergio Leone, almeno io penso a questo scenario.
Infatti in origine il poncho era indossato dalle popolazioni indigene dell’America Meridionale: si trattava di un pezzo di stoffa di forma quadrata o rettangolare in lana con un buco in mezzo per far passare la testa.
In realtà il poncho è un indumento molto versatile:
- E’ pratico perché copre il tronco e lascia libere le braccia
- A seconda delle sue dimensioni può diventare un coprispalle che ti risolve il look dell’uscita a cena perché può essere elegante, ma non impegnativo
- Ripara dalla pioggia quando è impermeabile e si va in bicicletta
- Può essere indossato sopra una giacca per stare più caldi
- Si può riporre in borsa e utilizzarlo al bisogno
Insomma è un capo dai mille usi a seconda delle dimensioni e del materiale di cui è fatto.
Io ho pensato a dei piccoli rettangoli che possono essere indossati in estate alla sera o in settembre quando l’aria rinfresca li trovate nello shop, ma ricordatevi che potete scrivermi se avete delle richieste.