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Oggi parliamo di un argomento scottante: i lavori iniziati e mai finiti, quelli che restano in fondo alla borsa e alla mente, che sì il pattern era bello, il filato una meraviglia, ma chissà perché sono rimasti indietro, sono diventati dei wip.
Ognuna di noi ha un wip nascosto da qualche parte lo so e chi dice di no è solo perché se n’è dimenticata.
Quando ho ripreso in mano i ferri dopo anni e anni di pausa avevo anch’io un wip in una borsa, aspettava da circa 15 anni. Voleva essere un maglione, ma non ci è mai arrivato. Il colore era marrone scuro, niente d’irresistibile, così quando ho ripreso la retta via ho pensato di non eliminare la lana, ma di aggiungere un colore a contrasto e fare una copertina.
I wip sono lavori rimasti in sospeso che prima o poi bisogna affrontare, bisogna guardarsi negli occhi fissare il gomitolo e chiedersi: disfo e faccio altro o lo finisco? Credo che sia una delle cose più difficili da fare perché i motivi per cui qualche lavoro resta incompiuto non sempre ci sono chiari, probabilmente è l’inconscio che lavora.
Ci sarà qualcosa nel pattern che non ci diverte abbastanza. Sono lavori che abbiamo iniziato sull’onda dell’entusiasmo, ma che in realtà non ci sono mai piaciuto fino in fondo e non ci siamo divertite a lavorarli, non abbastanza.
Prima o poi però dobbiamo affrontarli non fosse altro che per far spazio nel cassetto. Io al momento ho le calze col gioco di ferri che mi fanno venire i sensi di colpa e voi avete il coraggio di guardare in fondo alle borse?