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Ognuno di noi ha il suo modo per iniziare bene il nuovo anno. C’è chi butta giù liste interminabili di cose che assolutamente dovrà realizzare entro dicembre 2020, chi legge avidamente tutti gli oroscopi che gli capitano a tiro.

Tra parentesi gli oroscopi che leggete sulle riviste o che ascoltate alla radio o alla televisione sono indicativi perché sono segno solari, cioè basati soltanto sulla posizione del sole e non sono costruiti sul vostro personale tema natale. Per capirsi: se avete il sole in Ariete, ma cinque pianeti in Pesci e non lo sapete farete molta fatica a ritrovarvi nell’oroscopo dell’Ariete che di solito leggete a fine anno.

Detto questo un modo classico di cominciare il nuovo anno è trovare la parola dell’anno o WOTY (Word Of The Year). Si tratta di una parola che ci dovrebbe guidare lungo il corso dell’anno, che ci aiuta a tenerci focalizzati sugli obiettivi che ci siamo prefissi e a non mollare quando incontriamo degli ostacoli. Se volete saperne di più leggete questo articolo di Ilaria Ruggeri.

Io purtroppo con la parola dell’anno proprio non mi trovo, non fa per me, ma ho comunque un piccolo rito.

Ogni anno dopo le feste tolgo tutti gli oggetti che ho accumulato nel corso dei mesi sulla scrivania: le carte, i bigliettini, gli scontrini…ma anche quaderni, inserti di giornale e così via. Tolgo tutto, do una bella pulita e poi elimino e risistemo gli oggetti sopravvissuti nel modo che ritengo più comodo e pratico per me.

Quest’anno ho aggiunto un altro piccolo rito che penso ripeterò anche l’anno prossimo: ho aperto i cassetti della cucina e ho gettato via posate rotte e scompagnate e altri oggetti che si sono arenati col passare degli anni. E’ incredibile quante cose si accumulano nel giro di poche settimane!

Ovviamente ferri e gomitoli sono salvi!