
Ed eccoci al libro del mese questa volta vi parlo di uno dei miei autori preferiti: Georges Simenon: un autore molto prolifico per il quale sarebbe bello creare qualcosa di simile al #ReadChristie2020, la reading challange che anche quest’anno riparte. Si tratta di una sfida tra lettori lanciata dalla Agatha Christie Limited, la società che detiene i diritti delle opere di Agatha Christie, se siete curiosi andate sul blog di Radical Ging e partecipate!
Nel caso di Simenon si potrebbe fare una #LireSimenon2020.
Ma tornando a noi Simenon non ha scritto solo i racconti del commissario Maigret, ma anche diversi romanzi tra cui Il Testamento Donadieu, che ho letto nell’edizione Adelphi.
Nei romanzi l’autore ha più spazio per delineare le azioni e i sentimenti dei personaggi, tanto che dopo poche pagine senza volere si viene avvinti più che dalla storia dai personaggi stessi.
La trama è piuttosto semplice e segue le vicende del clan Donadieu, una delle famiglie più influenti della Rochelle, a partire dalla morte improvvisa del capostipite Oscar Donadieu. Per tutto il libro seguiamo le vicende dei figli e della vedova quasi come in una soap opera fino ad arrivare al finale.
Non aspettatevi un libro veloce da leggere, perché Simenon ha uno stile tranquillo non noioso o prolisso, ma semplice e essenziale.
Dopo tanti anni e tante letture è difficile che venga colpita dai personaggi delle storie che leggo, ma vi assicuro che questa volta Simenon è riuscito a farmeli entrare dentro e ancora adesso ogni tanto mi fanno compagnia.
Dovrei provare a ascoltarlo con un audiolibro
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[…] volete andare su dei classici allora provate con Il testamento Donadieu di George Simenon oppure con uno dei primi libri scritti da John Le Carrè: Un delitto di classe o ancora con Quel che […]
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