
Avvertenza: questo è un post da blog vecchio stile, di quelli di pancia non di marketing, passare oltre se non interessa.
Non è stato un mese facile per me e ammetto di non essere stata molto presente o costante qui sul blog.
Ho scoperto che quando hai un lavoro che si basa sulla tua creatività non è facile recuperare dopo un colpo di tipo emotivo. Non hai più voglia di scrivere, pensare, immaginare.
Tutto quello che ti viene da fare è stare male e pensare a chi hai perduto e dei social non ti frega poi molto.
Il che è un problema se sei da solo perché l’assenza si traduce in meno follower e meno follower in meno persone che vedono il tuo lavoro e che magari colti da improvvisa passione decidono di acquistare!
Insomma non è proprio facile.
Per fortuna ci sono i lavori ripetitivi, quelli che avevi già impostato e che non ti resta che proseguire. Peccato che nei lavori manuali non sia sempre tutto uguale, non siamo macchine anche se a volte ce ne scordiamo.
E così può capitare che la stola in lino che hai sempre lavorato con i ferri del 3 questa volta venga più stretta, più compatta perchè la mano per quei misteri del corpo e della mente che non si possono controllare è diventata più stretta.
Niente di grave, mi basterà aumentare il calibro dei ferri per ottenere la stessa tensione che avevo l’anno scorso, ma insomma è una seccatura: significa che devo rivedere le istruzioni che speravo di pubblicare a breve e che ne dovrò rifare una con gli stessi colori, ma della giusta tensione, insomma uffa!
E poi gli impegni quotidiani non si fermano e questo un po’ aiuta.
Si va avanti in attesa di una nuova emozione che riprenda a scaldare il cuore.
Che bella foto ! Sono terrorizzata per quando toccherà a Lara , ma forse me ne andrò prima io e lei piangerà moltissimo perché vive incollata a me. Un abbraccio , zia Ada
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