The Terror

In questi giorni in cui si esce poco, s’impasta un po’ meno e ci si preoccupa per il Natale in qualche modo bisogna far passare il tempo.

Io di solito lavoro a maglia o ascoltando la radio, ma più spesso ascoltando la televisione e lanciando ogni tanto un’occhiata allo schermo. Mi capita molto di rado ormai di trovare una serie che mi coinvolga al punto da lasciar ferme le mani sui ferri.

Una però l’ho trovata.

Per motivi che non so bene ci siamo trovati con un mese di prova gratuita di Amazon Prime. Io non sapevo cosa guardare così ho fatto una ricerca e ho visto segnalata una serie dal titolo interessante: The Terror.

State pensando a una serie horror e state per chiudere la pagina?

Vi capisco, ma non vi fate sviare dal titolo della serie: la Terror è una nave ammiraglia della marina inglese realmente esistita.

Siamo nel 1845 e l’argomento del giorno è la ricerca del Passaggio a Nord Ovest, una rotta navale che colleghi l’oceano Atlantico con l’oceano Pacifico passando attraverso l’arcipelago artico e che permetterebbe alle merci di viaggiare molto più velocemente.

Il 19 maggio 1845 Sir John Franklin parte dalla Gran Bretagna al comando di due navi la Erebus e la Terror equipaggiate con i mezzi più moderni dell’epoca alla ricerca del Passaggio a Nord Ovest.

Le navi furono avvistate per l’ultima volta in agosto, poi sono sparite insieme ai 129 membri dell’equipaggio.

Nonostante le ricerche continuate fino ai giorni nostri della spedizione Franklin non si è trovato altro che qualche manufatto e almeno un corpo sepolto nel ghiaccio.

La Terror è stata ritrovata nella Terror Bay nel 2016, affondata, ma in perfette condizioni.

Dalle analisi fatte sulle ossa e sul corpo ritrovato si è scoperto che i membri dell’equipaggio sono stati avvelenati dal piombo delle scatolette di cibo che avevano imbarcato, hanno sofferto di scorbuto e alla fine disperati si sono dati al cannibalismo.

La serie è ispirata al romanzo di Dan Simmons: La scomparsa dell’Erebus ed è prodotta da Ridley Scott.

Ricostruisce in modo fedele come possono essere andati i fatti: l’avvelenamento da piombo, il freddo, le navi bloccate dai ghiacci, il cannibalismo, e inserisce un elemento soprannaturale che invece di sembrare stonato o eccessivo si adatta perfettamente alla vicenda.

Bastano due episodi per essere trasportati in un mondo gelido e solitario e non riuscirne più a emergere.

Da vedere ben avvolti in una copertina di lana con calzettoni e mezzi guanti!

5 commenti

  1. Dopo aver letto Il mistero dell’Erebus, ho notato la serie The Terror ed ho unito i puntini: vediamo com’è! AHi! Non sono riuscito a finirla. Dal cannibalismo che ci può stare ma è forse un po’ ossessivo, alla nonchalance con cui riescono a vivere a temperatura assurde con vestiti assurdi per arrivare ad un mostro mitologico. Per non distruggere quanto avevo acquisito col libro sulla vicenda storica, ho dovuto interrompere la visione (che per me poteva durare solo una stagione in poche puntate). Ciò provato 🙂

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    • Ciao! Veramente i vestiti erano davvero così 🙂 se provi a leggere I ragazzi di Barrow scopri che è dal 1821 che tentavano di trovare il passaggio a Nord ovest e in quel periodo avevano solo lana e giacconi a proteggerli dal freddo. Per il resto, be… ti capisco il mostro mitologico è un po’ forzato, ma secondo me poteva anche starci almeno in una serie! Io invece non ho digerito la seconda stagione di The terror ambientata negli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale nella comunità giapponese.

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      • Non discuto sui vestiti, ma sul clima e credo il tempo di morire a quelle temperature non tardi ad arrivare, mentre nella serie è una litania che si protrae troppo secondo me 🙂 Comunque belli i libri. Meno belle le serie 😉

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